Il pozzo Gerbo di Genestrerio fornisce acqua potabile proveniente dalla falda acquifera superficiale ed ha una portata di 700 l/minuto (fonte l’Informatore, sono in genere infomazioni di servizio che non vengono messe facilmente a disposizione al pubblico se non in casi che ne provocano l’interesse generale, come ora) .
Il Pozzo é situato in piena campagna agricola (campi e vigne nelle vicinanze) a poca distanza dal fiume Laveggio, un corso d’acqua modesto del bacino idrografico dell’Adda che scorre su un quaternario parecchio eterogeneo e complicato da una geologia solo apparentemente semplice.
La notizia di questi giorni é che il pozzo é inquinato…ma l’acqua é potabile. Chiaro che la stampa e l’opinione pubblica sono confusi. I contadini un po’ seccati ma aperti alla collaborazione.
In sostanza si tratta di un inquinamento minimo dovuto all’uso di un fungicida usato nei vigneti: il “clorothalonil sulhoonic acid”.
L’annuncio dell’azienda dell’acqua (e luce) locale informa sul proprio sito chiunque cerchi di capirci di più.
Ne riporto tale e quale il testo (l’evidenziazzione é la mia):
Le Aziende Industriali di Mendrisio comunicano che, a seguito della campagna di misurazioni di derivati del principio attivo clorotalonil intrapresa recentemente dal Laboratorio cantonale su tutto il territorio cantonale, è stata misurata nell’acqua del pozzo Gerbo a Genestrerio una concentrazione di 0.13 μg/l (microgrammi per litro, precisione +/- 30%, prelievo del 12.8.2019) del metabolita Chlorothalonil sulphonic acid, superando il limite di 0.1 μg/l dell’Ordinanza del Dipartimento Federale dell’Interno sull’acqua potabile e sull’acqua per piscine e docce accessibili al pubblico (OPPD, RS. 817.022.11).
La stessa Ordinanza dispone peraltro che il limite complessivo di tutti i pesticidi e loro metaboliti rilevanti contenuti nell’acqua potabile non deve essere superiore a 0.5 μg/l, valore peraltro non superato.
In ogni caso l’acqua del pozzo Gerbo è e rimane potabile.
Il clorotalonil è un principio attivo fungicida presente in alcuni prodotti fitosanitari usati nell’agricoltura. Il Chlorothalonil sulphonic acid è un metabolita del clorotalonil cioè un prodotto della decomposizione del principio attivo.
Alla luce di quanto sopra, dopo discussione con i tecnici del Laboratorio cantonale e conformemente alla “Direttiva 1/2019 dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria: Gestione dei rischi legati alla presenza di residui di clorotalonil nell’acqua potabile (del 8.8.2019)” vale quanto segue:
- l’acqua del pozzo Gerbo, distribuita nel quartiere di Genestrerio, permane potabile e non vi è un aumentato pericolo per la salute pubblica;
- le AIM hanno già contattato i proprietari di terreni agricoli nelle vicinanze del pozzo chiedendo loro l’immediata interruzione dell’uso di prodotti contenenti il principio attivo clorotalonil;
- secondo disposizioni del Laboratorio cantonale la concentrazione del metabolita deve essere portata sotto la soglia dei 0.1 μg/l entro 2 anni, non dispondendo nell’immediato di fonti alternative o utilizzabili per la miscelazione dell’acqua.
Le AIM stanno lavorando su più fronti:
- con un monitoraggio continuo, ritenuto da subito cessato l’utilizzo del clorotalonil, ci si aspetta un progressivo calo del relativo metabolita nella fonte di acqua; sul sito aim.mendrisio.ch verranno inseriti di volta in volta i risultati delle successive analisi;
- infatti da un successivo prelievo del 28.8.2019 eseguito in autocontrollo la concentrazione del metabolita è già scesa a 0.11 μg/l;
- con la messa in servizio dell’Acquedotto regionale si avrà, se necessario, la possibilità di miscelare l’acqua del Pozzo Gerbo con acqua priva del metabolita.
Per eventuali ulteriori informazioni rivolgersi alle AIM (091 640 46 00).
Ringraziandovi per la collaborazione, porgiamo distinti saluti”
L’ultimo aggiornamento indiretto via stampa locale (L’Informatore) tranquillizza. L’inquinamento si sta velocemente riducendo. E’ chiaro che ad un osservatore qualunque salta all’occhio che attorno al pozzo non ci sono vigneti (i primi sospettati di usare il fungicida). Tuttavia nelle colline circostanti si.
I non addetti ai lavori non sanno che la velocità di scorrimento delle acque sotterranee é dell’ordine del cm-m/giorno cioé di alcune centinaia di metri all’anno e che quindi i tempi di risposta al pozzo sono da valutare nei decenni. Sia che si tratti di arrivo o di partenza di un inquinante (che nel sottosuolo si muove in un pennacchio sempre piu’ lungo e disteso detto “plume” in inglese).
Buon lavoro a chi se ne sta occupando.