Apprendo che a Riehen, presso Basilea (sulla fossa renana) si continuano le fasi tecniche esplorative del progetto.
Leggo da sito delle notizie del telegiornale svizzero che é stato dato un milione di franchi .
Data la distanza, non seguo benissimo la cosa, ma ricordo dalle mie lezioni al CHYN dell’Università di Neuchâtel ( nonché visita sul posto) che a Riehen c’é già in funzione un teleriscaldamento.
Ricordo anche che a Riehen c’é il museo della fondazione Beyeler, decisamente molto più interessante da visitare in termini prettamente pratici e mondani.
Rimane il fatto che concettualmente la geotermia é un campo esplorativo molto dinamico e “misterioso” per un geologo. Ma bisogna appunto avere un minimo di nozioni tecniche necessarie per capirne la…profondità, mi si permetta il gioco di parole.
A Riehen ora si cerca di produrre elettricità, che richiede temperature >100 gradi (vapore) da cercare in profondità.
Ovviamente, ricordo che essere sopra la fossa renana, cioé una zona tettonicamente interessante e attiva in termini tecnici (una faglia é considerata attiva se si é mossa almeno una volta entro gli ultimi 10’000 anni, 50’000 anni in caso di centrali nucleari….per la sicurezza implicita del sito) é un grosso vantaggio ma anche un pericolo sismico: il terremoto di Basilea del 18 ottobre 1356 e altri due preistorici hanno cusato un sollevamento di 1.8 metri negli ultimi 8500 anni (v. Meghraoui, M., et al. (2001). “Active normal faulting in the upper Rhine graben and paleoseismic identification of the 1356 Basel earthquake.” Science 293(5537): 2070-2073.)